(leggila facendoti risuonare nella testa Un sabato italiano di Sergio Caputo..)
C’è il massimo silenzio e tu sola fai rumore
forse devi sistemare il reggiseno,
forse devi, devi solo cambiare umore.
Tutti quegli studi non servono a capire la ragione
per cui le donne sono sempre in movimento.
Forse è solo un fatto d’emozione, forse solo l’ultimo cambio d’ormone.
Io, magari stanco, riavvolgo il filo e cambio l’esca.
Ma tu sei distratta, non capisci la ragione.
Perché! Dimmi cosa ci fai appiccicata a un uomo mentre pesca.
Fra due minuti passa di qui il più grande dei salmoni,
sotto questo cielo bagnato e buio di novembre.
Ma tu preferiresti Capri e una gran granita di limoni.
Porcogiuda, il ciclope verrà e avrà il tuo nome,
ma tu neanche lo sai e cerchi amore.
Gioia, non è il momento, non mi chiedere come
Ma giuro che sarà per te, e sarà per sempre,
se solo ti stai zitta subito, adesso.
Prendi, bastardo, prendi. Salta fra le deposte ombre!
Ma è tutto un complesso di cose e lascia stare,
ciclope se ne va senza abboccare,
e tu, non c’è motivo per cui non ti possa più baciare.
Hai vinto bambina ed è normale. Era solo un pesce e scivolava,
ma il tuo uretere urlava ed era vuoto. E bordeggiava.
E ti ho baciata. Solo ero un po’ distante. Mentre il colosso, al mare, libero nuotava.