Clara da grande,
avrai un mondo diverso
da quello che io ho conosciuto.
Non posso insegnarti.
Clara da grande,
avrai la tv nel computer
che sarà nel telefono.
Quando suonerà, non saprai cosa accendere.
Clara da grande,
non userai più le mani
userai solo la testa.
A te usarla bene.
Clara da grande,
avrai i pianeti al tuo servizio
ma i libri e le parole ci saranno ancora.
Forse avrai ancora un po’ di tempo per loro.
Clara da grande,
conoscerai un uomo del sud
“vecchio di merda, scendimi la bambina che l’acculo sul motorino!”
E ti difenderò e lancerò i pelati attorno. Per fare sangue!
Da grande, Clara,
sarai tu a decidere
davvero, finalmente.
E davvero farà proprio niente se sarai donna.
Clara da grande,
ma daai, le auto voleranno
e tu potrai essere investita, ollalà,
dalla testa e non dai piedi.
Clara da grande,
farai falò in spiaggia,
berrai una birra al bar.
E farai l’amore quando ti andrà.
Clara da grande,
sarà forse tutto uguale?
Sarà forse che non si cambia mai?
Sarà che l’attesa è il miglior futuro possibile?
Clara da grande,
verrai a chiedermi il conto,
sarà senza ricevuta,
non sarà proprio quello che avremo voluto.
Clara da grande,
sarai ancora la mia bambina
io sarò il tuo vecchio pa’
poi, cammineremo sulla stessa via.
Da grande, Clara,
sarà quel che a Clara verrà.
Da grande, sarà Clara
tutto e solo quello che Clara amerà.
Perché arrivi a pensare che un giorno la tua piccola possa essere investita?
postmasochismo cosmico? ciao sonia
Ambè! Ecco perché quella quartina non mi piace…