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“diossina 2.0 – Seveso, dall’Icmesa alla Pedemontana”, il 25 luglio 2015 a Seregno
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diossina 2.0 il 6 e 7 dicembre 2014 al Teatro Officina di Milano
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ninnananna
ninnananna
per le stelle
che i tuoi occhi
son quelle più belle
ninnananna
per i fiori
che i tuoi capelli
ne han tutti gli odori
ninnananna
per il cuore
che il tuo respiro
ne ferma il rumore
ninnananna
amore mio
che non ci credo
ma in te vedo dio
ninnananna
e sei la mia luna
e in questa notte
tu sei la fortuna
ninnananna
piccola mia
che insieme a te
io volo via
ninnananna
adesso dormi
io fermo il cielo
per quando ritorni
ninnananna
amore profondo
lo sai? noi siamo
i più belli del mondo
massimiliano, 21 giugno 2013
francadario
29 maggio 2013
o l’è gnanca ‘l caso de dir quanto che me spiàas de la franca, parché, chi ‘l me cognosse e cognosse la storia del mio teatràr, ol sa de me, del dario, de la franca e de tute ‘e altre bestie da parcoscenigo. son stuffato de dir de morti. mo’ rumento di par mio e no ne digo massa.. ma però, ‘na cossa vogio dir, in ‘sta note de piova.. adèss soma tuti un pochéto più tristi e pochéto più poberi.. ma de domàn, tuti gh’avemo a scoltàr n’altra storia, ‘na storia nova.. ‘na storia da inventàr a parole che parla.. alòra, fèmo parole che parla par la franca va’.. che la sarà contenta a contarle al siòr barbudo del cielo.. e basta..
31 maggio 2013
ho finalmente potuto vedere il saluto di dario fo a franca rame. è davvero impressionante l’anima teatrale che è, da sempre, vita unica e vera per dario. ha davvero raccontato una storia fatta di parole che parlano.
e, comunque, non ci poteva essere miglior regalo alla sua metà, che se n’è andata. impressionante (chi l’ha provato può capire) la presenza di spirito, in un momento sicuramente difficile. impressionante, per un vecchio attore, il tempo tecnico.. preciso, scenico.. tutta l’emozione, trattenuta in dieci minuti di monologo del vecchio attore che ha perso la compagna, esplode nel tremolìo, terribile, della mano mentre beve un sorso d’acqua appena terminato. perché è così. l’emozione, per l’attore, è precedente e successiva.. e non vorrei essere nei panni del vecchio attore nei giorni a venire.
può sembrare un ragionamento freddo. è vero il contrario. la scena è il paradigma della vita vera. e chi in scena e di scena vive, vive due volte. muore due volte.
una gran fortuna. una gran disgrazia.
perché il mondo contemporaneo è pieno di teatranti della vita. lupi. opportunisti.
i teatranti veri, invece, non sanno neppure cosa sia l’opportunismo. sono agnelli per natura. capaci solo di esser lupi per quei dieci minuti che li espongono al pubblico pagante. per il quale si annullano.
una gran fortuna. una gran disgrazia.
buonanotte, amici delle tavole
buonanotte due volte
quadrilussa e strabelli
a ‘na cert’ora
nun so comm’è
se crea tutto ‘n tipo d’atimosfera
che nun so come statte a riccontà
so che
a ‘na cert’ora
nun so comm’è
nasche ‘ntorno ammé ‘na grande sfera
tutta fatta de parole in libbertà
e, ahò, in quei momenti io ce sguazzo
de tutto e’ resto, me ne sbatto er cazzo
(quadrilussa e strabelli)
lacrime amare
in una lacrima di bambina
sta il motore primo che muove
tutte le stelle
da una lacrima di bambina
nasce il vento che sovverte
l’ordine delle cose
una lacrima di bambina
cambia la ragione dell’essere
e dell’avere
una lacrima di bambina
può far piangere ad un adulto
le lacrime più amare
imprimatur
tu devi amare
il mare piccola mia,
il mare
perché il mare è fatto d’acqua, come te
e ti insegnerà a sentire
tu devi amare
la terra piccola mia,
la terra
perché la terra ha un sacco di odori, più di te
e ti insegnerà ad essere forte
tu devi amare
il silenzio piccola mia,
il silenzio
perché il silenzio abbraccia tutti i rumori, i tuoi
e ti insegnerà a pensare
tu devi amare
l’orizzonte piccola mia
l’orizzonte
perché l’orizzonte non lo prenderai mai, come la tua anima
e ti insegnerà ad insistere
tu devi amare
i sogni piccola mia,
i sogni
perché i sogni sono le più grandi fantasie, quelle che tu meriti
e ti insegneranno ad amare
e quando saprai sentire,
quando sarai forte,
quando penserai con la tua testa,
quando sarai capace di non mollare mai,
quando amerai
io potrò sparire
felice di aver creato
un nuovo, piccolo, mondo
che porterà il ricordo di me
verso nuovi occhi, amore.
massimiliano vergani, 7 dicembre 2012
oltre la neve
non so dove sono stato
so che sono sempre tornato
e non da lontano..
ero lì, dietro l’angolo
cercando chi sapesse aspettarmi..
al limite, anche oltre la neve..